sindrome dell’ intestino irritabile

Acronimi: SII o IBS (in inglese). Fodmaps, acronimo in inglese per Fermentable-Oligo-Disaccaride-Monosaccaride and Polyols.

Quale nutrizione/dieta è adatta in caso di SII ?

La Fodmaps diet è stata per lungo tempo l’unica terapia nutrizionale, basata su evidenze scientifiche, adatta in caso di sindrome da intestino irritabile.

Nel corso degli anni é stata aggiornata con i numerosi studi fatti nel campo del microbiota intestinale.

Le persone con la sindrome dell’intestino irritabile presentano dei disturbi digestivi consumando i Fodmaps. La Fodmaps diet può essere definita anche come uno “strumento/test” per ricercare gli alimenti tollerati dal proprio intestino. La ricerca della propria soglia di tolleranza verso i Fodmaps permette di consumare alimenti utili alla salute ed evitare inutili esclusioni. La dieta low Fodmaps può essere applicata anche ad altre patologie digestive e deve essere effettuata sotto la guida di una dietista esperta. I Fodmaps sono dei carboidrati/prebiotici presenti negli alimenti. 

Per quanto tempo occorre seguire la dieta?

La dieta LFD nella versione classica adottata in passato prevedeva 3 fasi, con durata é variabile in quanto si attendeva la scomparsa dei sintomi, prima di passare alla seconda fase.

Fase 1: eliminazione e sostituzione, 3-4 settimane = Low Fodmaps diet.

Fase 2: fase di reintroduzione, in piccole quantità, circa 2 mesi = Test Fodmaps diet.

Fase 3: realizzazione di un’alimentazione equilibrata, personalizzata per ottenere il massimo della libertà ed il minimo dei disturbi = Fodmaps diet.

Oggigiorno la LFD prevede sin da subito nutrimento per il microbiota intestinale ed un approccio molto più personalizzato eseguito da dietiste esperte, con poche esclusioni e sostituzioni.

Quali sono gli alimenti poveri in Fodmaps?

  • Cereali e pseudo cereali poveri in Fodmaps: riso, quinoa, amaranto, grano saraceno e polenta.
  • Verdure povere in Fodmaps: carote, pomodori, zucchine, coste, spinaci.
  • Frutta povera in Fodmaps: mirtilli, banana, melone, mandarini, limone.
  • Tofu, noci, nocciole, semi di girasole.
  • Formaggio stagionato, uova, pesce, carne.

Quali sono gli alimenti ricchi in Fodmaps?

  • Frumento, segale, orzo.
  • Verdura: champignons, porri, cavolfiore, cipolla, aglio.
  • Frutta: mela, pera, pesca, anguria.
  • Leguminose: fagioli, ceci, piselli, soia.
  • Latte e latticini freschi con lattosio.
  • Gomme da masticare e caramelle senza zucchero con sorbitolo e mannitolo.
  • Ingredienti quali il sucralosio, il maltitolo, il polidestrosio, il lattulosio.

In pratica, cosa fare

  • Sostituire o ridurre alcuni alimenti ed alcuni prodotti abitualmente consumati con altri alimenti e prodotti che sono poveri in Fodmaps: identico menu ma con meno Fodmaps!
  • Dopo 2-4 settimane, se i disturbi sono scomparsi, si possono reintrodurre gli alimenti evitati uno alla volta ed in piccole quantità per verificare la propria soglia di tolleranza. Gli alimenti reintrodotti sono utili alla salute ed al microbiota intestinale.
  • Consumare pasti regolari, equilibrati e con calma, non di fretta.
  • Evitare l’esercizio fisico intenso e preferire attività fisica moderata, lo yoga ed il riposo.

Altre schede interessanti

  • Il microbiota intestinale.
  • La Dieta Mediterranea.
  • I probiotici.
  • Le sostanze bioattive e gli alimenti funzionali.
  • La dieta anti gonfiore.
  • Linee guida NICE.
  • Menu povero in Fodmaps.

Link e app utili

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Il contenuto delle schede di nutrizione e di dietetica dello StudioGastro non sostituisce il parere professionale dei medici e dei dietisti ma ne rappresenta un’informazione complementare.

Cecilia Soldati, Dietista StudioGastro

Aggiornato marzo 2024