Acronimo: In inglese Leaky Gut (LG)

Un po’ di storia
Il concetto di Leaky Gut o di Permeabilità Intestinale è recente in gastroenterologia in quanto appartiene a studi specifici, realizzati con analisi di sostanze specifiche, spesso con l’utilizzo di strumentazione d’indagine endoscopica moderna inserita all’interno del tubo digerente.

La “parete” intestinale
L’intestino è un organo permeabile “selettivamente”: attraverso la parete intestinale sana, possono passare unicamente le sostanze utili.
Le cellule intestinali si chiamano “enterociti” e si trovano all’interno del tubo digerente, dove ritroviamo tutto ciò che assumiamo dalla bocca, come il cibo, le bevande ed anche i medicamenti. Gli enterociti sono disposti gli uni accanto agli altri, in modo molto serrato. Gli spazi tra le cellule sono strettissimi e si chiamano “giunzioni serrate”, in inglese “tight junction”. Quando gli spazi si allentano, sostanze nocive come ad esempio le endotossine di batteri, possono passare e dare il via a fenomeni infiammatori.
La permeabilità intestinale è modulata da diverse sostanze tra cui la zonulina, un enzima che, quando si trova in eccesso nella circolazione sanguigna, segnala un’alterata permeabilità intestinale
Anche il Microbiota intestinale è coinvolto: se i batteri non si presentano in equilibrio tra di loro, aumenta la permeabilità, aumenta la produzione ed aumenta la circolazione di messaggeri pro-infiammatori, come le Interleuchine 6 e le Interleuchine 13, ed una sostanza chiamata TNF, in inglese “tumor necrose factor”.
Un’alimentazione antinfiammatoria può contribuire a ripristinare e a mantenere questa barriera naturale protettiva.

Quali sono gli alimenti adatti?
- L’olio EVO, olio Extra Vergine d’Oliva, olio di cocco.
- Cereali e pseudocereali naturalmente senza glutine, preferibilmente interi (integrali), (mais, avena, miglio, grano saraceno, quinoa).
- L’avena, ricca in betaglucani, fibre particolari che nutrono il microbiota.
- I tuberi: patate, patate dolci, da consumare preferibilmente raffreddati dopo la cottura.
- Tutta la frutta e la verdura. Contengono polifenoli e sostanze bioattive funzionali. Particolarmente consigliati i mirtilli, il melograno, i carciofi, i broccoli, le banane.
- Frutta oleosa e semi: noci, mandorle, semi di girasole, di zucca, di lino.
- Latte e latticini fermentati: kéfir, yogurt greco, yogurt bifidus, lo skyr, la mozzarella ed i formaggi freschi ricchi in fermenti lattici.
- Pesce ricco in Omega 3, come il salmone ed il pesce azzurro (sardine, alici, sgombro, suro, aguglia).
- Brodo di ossa (pollo, manzo, pesce): contiene glutammina, prolina e glicina, aminoacidi necessari per l’integrità della mucosa intestinale.
- Erbe aromatiche fresche o essiccate: origano, basilico, timo, rosmarino. Contengono antiossidanti e sostanze bioattive.

Quali integratori sono adatti?
- Omega 3 di pesce o di alga.
- L-Glutammina (amminoacido contenuto in alimenti vegetali ed animali) e le Whey protein (lattoglobuline).
- Lo Zinco.
- I Simbiotici, che sono prebiotici combinati con i probiotici come ad esempio i Lactobacilli ed i Bifidobatteri con Inulina o Frutto-oligosaccaridi (FOS).
- La vitamina D.

Quali alimenti non sono adatti?
- Le bevande alcoliche.
- Le bevande zuccherate e gassate.
- Gli alimenti ultraprocessati, ricchi di additivi.
- Gli Emulsionanti da E 400 a E 499.
- L’eccesso di zuccheri e di grassi saturi.
- Il glutine, contenuto principalmente nel frumento.

Altre schede interessanti
- Il microbiota.
- I probiotici
- Omega 3.

Link e app utili
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Cecilia Soldati, Dietista StudioGastro.
Aggiornato: maggio 2022