Secondo la FAO/OMS e i ricercatori del campo, i probiotici sono dei microorganismi viventi che una volta ingeriti in quantità adeguata, conferiscono benefici all’ospite.

Alcuni nomi di “famiglie” conosciute:

  • Bifidobatteri: Bidobacterium breve, Bifidobacterium longum, Bifidobacterium bifidum, Bifidobacterium lactis.
  • Lactobacilli: Lactobacillus reuteri, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei e paracasei, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus rhamnosus.

Cosa possono fare i probiotici per il nostro organismo

  • Aiutare il sistema immunitario.
  • Favorire la digestione di particolari nutrienti (ad esempio il lattosio).
  • Ridurre alcuni disturbi digestivi: diarrea da viaggio, diarrea infettiva, fermentazione eccessiva, disturbi gastrici, stipsi, disbiosi intestinale.
  • Essere di supporto a terapie mediche e psichiatriche.

Probiotici nel cibo 

Anche nel cibo troviamo Lactobacilli oltre a lieviti, in minor quantità rispetto ad integratori contenenti probiotici.

Essi si trovano ad esempio:

  • Nello yogurt.
  • Nel kefir.
  • Nello yogurt greco.
  • Nei latti fermentati.

Sono presenti anche:

  • Nei cetriolini sottaceto.
  • Nei crauti.
  • Nelle verdure asiatiche fermentate.
  • Nel miso (pasta di soia fermentata).
  • Nella bevanda kombucha.

Alcune novità: i simbiotici ed i postbiotici

  • Simbiotici: alimenti o integratori che contengono sia i prebiotici, sostanze che nutrono i probiotici come ad esempio l’inulina e l’amido resistente (Reistent Starch), sia i probiotici, ad esempio i Lactobacilli.
  • Postbiotici: sono delle preparazioni di microrganismi inanimati e/o i loro componenti, in grado di portare benefici per la salute dell’ospite. Non sono ancora in commercio in tutti gli Stati, in quanto sono in attesa di validazioni. 

In commercio si trovano diverse formulazioni

  • In polvere, in bustine.
  • In gocce, in flaconcini.
  • In capsule di gelatina.
  • In pastiglie, pratiche in viaggio.

Come si conservano?

  • A tempertura ambiente (inferiore a  24 °C) e in frigorifero.

Sulla confezione,  si trovano le indicazioni e la modalità d’uso. È importante chiedere al proprio medico e/o al farmacista, la posologia adatta a voi.

Una volta assunti, i probiotici vengono rilasciati nel tratto digestivo dove trovano il loro nutrimento e possono creare o potenziare la loro presenza, unendosi al microbiota già presente.

Alcuni preparati contengono sostanze prebiotiche come l’inulina, nutrimento per i Bifidobatteri.

Altre schede interessanti

  • Il microbiota intestinale.
  • La Dieta Mediterranea. 

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Cecilia Soldati, Dietista StudioGastro

Aggiornato: marzo 2024