intestinale


Il microbiota intestinale è l’insieme di tutti i microrganismi che vivono nel tratto digestivo.
Il corpo umano è composto da 30 miliardi di cellule ed “ospita” 40 miliardi di cellule batteriche con 100 volte più geni che il genoma (“DNA”) dell’ospite.
Il peso stimato del microbiota pare si aggiri intorno ai 2 kg per una persona di 70 kg. La metà delle nostre feci sono in pratica composte da batteri.
I batteri sono presenti lungo tutto il tubo digerente: sia l’ospite che i batteri traggono beneficio da questa “convivenza” che si definisce rapporto simbiotico o simbiosi.
Sono presenti dei lieviti, dei funghi, ed anche dei virus, che attaccano i batteri e non l’uomo, e che sono chiamati “fagi”.
Attualmente si conoscono più di 1000 specie batteriche differenti. Un individuo ha un microbiota di circa 30-40 specie principali (impronta personale o finger print) che si stabilisce nel tubo digerente fin dal parto e durante i primi 3 anni di vita.
Vi sono numerosi studi in corso per comprendere come i batteri possano interagire con le nostre cellule. Esistono infatti delle correlazioni tra il microbiota e l’obesità, le patologie infiammatorie epatiche, gastriche ed intestinali, le patologie metaboliche.

Le principali funzioni del microbiota
- Funzione di protezione. I batteri del microbiota competono con germi patogeni, virus e tossine. La barriera intestinale è anche un meccanismo di difesa. Nella mucosa intestinale è presente un sistema immunitario che difende l’organismo dalle malattie e dalle tossine.
- Funzione metabolica. I batteri possono produrre la vitamina B12, la vitamina K e l’acido folico (vitamina B9) utili al nostro corpo.
- Funzione di degradazione. Alcuni prodotti ingeriti, tra cui anche i medicamenti, vengono trattati e “divisi” in particelle più piccole.
- Funzione di trasformazione. I batteri lavorano le fibre alimentari e le sostanze prebiotiche e producono delle sostanze non assimilabili, chiamate acetato, propionato e butirrato (in inglese: Short Chain Fatty Acid = SCFA).
I SCFA rappresentano l’energia indispensabile alla vita ed alla salute delle cellule del colon.
Inoltre, il microbiota si occupa di trasformare gli acidi biliari prodotti dal fegato.
- Funzione digestiva. I batteri favoriscono la divisione del lattosio (zucchero del latte) in molecole più piccole di galattosio e di glucosio. Quest’ultime due componenti sono assorbite nella parete intestinale, mentre il lattosio necessita di un enzima speciale, chiamato lattasi.
- Funzione di diffusione di sostanze nel sistema circolatorio. Le molecole lavorate dai batteri possono raggiungere organi e perfino raggiungere il cervello dell’uomo.
- Funzione di mobilità. I batteri promuovono il movimento dell’intestino, chiamato peristalsi.
- Funzione di produzione di enterocine. Le sostanze prodotte dai batteri possono fungere da sostanza antibatterica e neutralizzare i batteri patogeni, che causano malattie o disturbi gastrointestinali.
I batteri, quando sono in equilibrio fra di loro, favoriscono la salute. Questa condizione si definisce: “eubiosi”.

Fattori che favoriscono l’eubiosi, un buon equilibrio del microbiota
- Alimentazione mediterranea.
- Consumo di prebiotici (nutrimento per i probiotici) e di fibre alimentari, consumo di verdura e di frutta, di cereali integrali, di noci e di semi oleosi e di leguminose.
- Allattamento al seno: favorisce una presenza maggiore di Bifidobatteri nel primo anno di vita.
- Attività fisica regolare.

Fattori che possono creare squilibrio nel microbiota (disbiosi)
- Stress.
- Alimentazione irregolare, carenze in prebiotici e in fibre alimentari, carenze in sostanze bioattive (ad esempio i polifenoli).
- Eccessi alimentari in grassi, in proteine, in consumo di alimenti ultra-processati (UPF).
- Consumo di alcool e di tabacco.
- Uso frequente di antibiotici e di alcuni medicamenti quali i medicamenti IPP (Inibitori della pompa a protoni).
- Movimento intestinale eccessivo. La motilità intestinale aumenta quando l’intestino entra in contatto con germi patogeni, per cui la diversità batterica diminuisce.
- Età avanzata. Aumenta la presenza di batteri patogeni e di Clostridia e diminuisce la presenza di Bifidobatteri. Negli ultracentenari si assiste invece ad una presenza importante di specifici ceppi batterici (Akkermansia).
- Parto cesareo.
- Malattie infiammatorie intestinali, le MICI, perché presentano una minor diversità batterica.

- Il microbiota.
- I probiotici.
- Le sostanze bioattive gli alimenti funzionali.
- La Dieta Mediterranea.

Link e app utili
- www.microbiota.it
- www.microbiota-test.ch
- www.dietista-ti.ch Gruppo dietiste indipendenti
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Cecilia Soldati, Dietista StudioGastro
Aggiornato: marzo 2024